Identità territoriale, esperti a confronto nei “giorni del fuoco”

0
170

foto di Donato Miccoli (@agenziadellimmagine)


La Fòcara, il falò più antico e più grande del Mediterraneo è pronto ad accendersi domani, a Novoli, in onore di Sant’Antonio Abate. Intanto si susseguono le iniziative a sostegno dell’iniziativa che accende i riflettori su una realtà ricca e interessante.

Tra gli appuntamenti inseriti nell’articolata rassegna coordinata dall’Associazione Icon Radio Visual Group aps, anche una tavola rotonda organizzata nel Teatro Comunale di Novoli. “(Ri)costruire l’identità locale: forme, luoghi, itinerari”, questo il titolo dell’incontro moderata dalla giornalista Rosanna Metrangolo e a cui hanno preso parte l’architetto Andrea Mantovano; l’antropologo culturale Eugenio Imbriani; antropologo culturale; Giancarlo Dell’Orco, destination manager “Progetto Borghi”, formatore ed esperto di network territoriali; Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce; Mary Rossi, BTM Event Manager, Mariella Tamborrino, direttore di Salento Review e la giornale Emmanuela Rucco.

Focus sulla Fòcara tra passato e futuro, con uno sguardo rivolto alle specificità di un appuntamento che ha tutte le carte in regola per diventare attrattive di turismo nei mesi invernali.

Con il suo bagaglio storico, culturale e sociale, l’evento può ambire – se sostenuto in maniera convinta – ad essere momento di ulteriore crescita del territorio in nome del “turismo culturale”, vera scommessa da saper cogliere. Tante voci, ieri, per un unico obiettivo: la cultura è passaggio necessario  da vivere e far rivivere per non tradire l’autenticità dei nostri luoghi e renderli al servizio di un turismo in continua evoluzione. “La Fòcara, e altri appuntamenti come questo, non puntano semplicemente alla promozione del territorio ma, piuttosto, della descrizione di un orgoglio comune, che diventa patrimonio di tutti. Quello che in questi dieci anni abbiamo cercato di fare con Salento Review è proprio questo: sottolineare l’importanza delle tradizioni, degli usi e della storia della nostra popolazione non solo per conservare le radici ma anche per promuovere la consapevolezza di una ricchezza legata ad un punto di forza che è quello del turismo culturale”, ha sottolineato Mariella Tamborrino nel suo intervento. Inevitabile la riflessione dedicata ai risvolti fatti di rilancio e promozione.

“Da anni BTM porta alta la bandiera del recupero dell’autenticità dei luoghi e delle tradizioni. Abbiamo sempre creduto che la creazione di rete e sinergie possa essere la chiave per poter creare un patrimonio a tutela delle radici come biglietto da visita per un turismo vincente”, ha aggiunto Mary Rossi.  

“Quando si promuovono realtà come queste – ha sottolineato Giancarlo Dell’Orco, Destination Manager—, bisogna guardare con attenzione alle tradizioni, vero patrimonio di un territorio e di una comunità, perché l’identità è qualcosa da difendere ma, al tempo stesso, da tramandare. E soprattutto da trasmettere anche alla luce della crescente voglia, da parte dei turisti, di sentirsi parte integrante delle realtà con cui si interfacciano”.