S.E.M.I. a Lecce e il linguaggio universale della cultura

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Palinsesto rivoluzionato per via degli ultimi fatti di cronaca che hanno segnato il popolo israeliano, tuttavia l’appello alla pace lanciato nel corso dell’appuntamento conclusivo di S.E.M.I. – Storie di Eccellenza, Merito e Innovazione, è stato ancora più forte e sentito.

Una gremita sala Maria D’Enghien del Castello Carlo V di Lecce è stata la cassa di risonanza di un sentimento diffuso e coinvolgente espresso da relatori d’eccezione e personalità di spicco del mondo imprenditoriale, civile, sociale, artistico e, ovviamente, culturale. Del resto, la mission di S.E.M.I. evento promosso da Cultura Italiae, è proprio questa: fare leva sul bagaglio culturale di popoli, Paesi e realtà di tutto il mondo per tessere legami indissolubili di lealtà e rispetto.

E quando Angelo Argento, patron dell’iniziativa, parla di cultura non si riferisce al mero apprendimento tra i banchi di scuola o sui libri di testo. Per cultura intende un modo di sentire, di vivere, di costruire.

Che è un po’ la linfa che nutre il mondo sportivo, oggi rappresentato a S.E.M.I. dal presidente dell’U.S. Lecce Saverio Sticchi Damiani ospite della kermesse insieme al capitano della squadra giallorossa, Gabriel Strefezza.

<<Soprattutto qui da noi – ha detto Sticchi Damiani – il calcio non può essere confinato solo ai 90 minuti di gioco. La mia è una concezione più ampia perché la squadra deve essere al servizio del territorio anche durante tutti gli altri giorni della settimana. Il territorio ha bisogno della “sua” squadra per crescere e per vivere. Questa squadra è una compagna di vita, nel quotidiano, di gente che magari è sola, oppure che vive lontano dalla propria città. È come una simbiosi con i tifosi che si rinnova ogni giorno, tutto l’anno>>.

Che poi i legami, quelli forti e duraturi, nascono già in seno alla squadra stessa. Srefezza lo ha sottolineato con piacere: <<Proveniamo da luoghi diversi e anche le nostre culture sono differenti, ma questo lo viviamo come una ricchezza perché lo scambio che avviene fra di noi diventa un punto di forza per la squadra e, a sua volta, si trasforma in un messaggio di pulizia e bellezza che conquista i tifosi>>.

L’universo sportivo rappresenta in qualche modo una piattaforma su cui costruire rapporti che possano favorire l’amicizia. Lo ha confermato anche Simone Venier, statuario campione azzurro di canotaggio che, sollecitato da un esilarante Dario Vergassola ha detto: <<Lo sport ha il potere di unire, anche nella competizione. Ed è innegabilmente un efficace strumento di pace in grado di interpretare tutte le lingue del mondo>>.

Sport, impresa, ascolto, lungimiranza, confronto, intesa, arte. Tutto con uno sguardo puntato sul Mediterraneo. Quello che Cultura Italiae ha seminato in questi giorni a Lecce ha a che fare con un concetto più ampio destinato ad alimentare nei tempi futuri un dibattito sempre più articolato. Ma fondamentalmente ha acceso un faro sulla realtà locale. Sulla sua ricchezza artistica, architettonica, storica. Ha offerto una vetrina per il territorio creando sinergie interessanti e definendo nuovi legami.

Simone Guerrini, direttore dell’Ufficio di Segreteria del Presidente Mattarella: <<Il nostro focus è rivolto non ad una civiltà ma a una somma di civiltà che si accatastano le une sulle altre. Per questo Cultura Italiae ha fatto bene a parlare di Mediterraneo in questo contesto e in questo contenitore, un contenitore che non ha paura delle diversità . C’è una tendenza a ritenere che l’amicizia e la vicinanza nascano solo tra persone che hanno le  stesse idee, o idee molto simili le une alle altre. Non sono d’accordo. L’amicizia e la vicinanza possono essere alimentate proprio dalle differenze che, se usate per costruire, creano relazioni autentiche e durature>>.

Se tanto ci dà tanto, una prova tangibile è la corsetta mattutina che il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha condiviso con alcuni “semisti” che, tra una sgambata e l’altra, hanno potuto ammirare una Lecce ancora sonnacchiosa e silenziosa (sono andato a correre prestissimo). Si chiude così il capitolo leccese di S.E.M.I., tra nuove amicizie, simpatie ritrovate,  riflessioni mai banali e racconti di cui fare tesoro.

L’appuntamento è per il prossimo anno, a Genova.

S.E.M.I, a cura di Cultura Italiae, è stato organizzato a Lecce grazie anche al supporto di BTM Italia – Business Tourism Management.