Pugliapromozione: i dati confermano il successo del Piano Strategico

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Sono dati entusiasmanti quelli diffusi da Pugliapromozione circa l’andamento di arrivi e presenze, in Puglia ovviamente, nel 2022. Entusiasmanti soprattutto se raffrontati con lo stesso periodo preso in esame nel 2019, prima della pandemia che, come è noto, ha tagliato le gambe ad un comparto tra i più floridi a livello nazionale. Raggiunto il target previsto nel Piano Strategico per il 2025, non solo, ma anche a settembre e ottobre 2022 superate le presenze del 2019.

Il trend dei primi dieci mesi del 2022 a confronto con il 2019 e con il 2021 è stato elaborato dall’Ufficio Osservatorio Pugliapromozione su dati Istat/Regione Puglia – Spot (Sistema Puglia per l’Osservatorio turistico).

Dai numeri, resi noti nel corso di un incontro organizzato a Bari nelle scorse ore, il movimento turistico dall’estero ha toccato percentuali inimmaginabili. Si parla di un + 7% sul fronte degli arrivi, soprattutto tedeschi, francesi e americani e di un + 11% relativamente alle presenze. Francia, Germania e Stati Uniti sono, appunto, i Paesi esteri con il maggior numero di arrivi, seguiti da Regno Unito, Svizzera e Paesi Bassi.
Nella classifica dei principali venti Paesi figurano anche importanti mercati extra-europei quali Canada, Australia, Brasile e Israele. Rispetto al 2021 gli incrementi maggiori in
termini di incoming sono stati registrati da Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Polonia, Canada e Australia.

Un successo dovuto non solo all’appeal del territorio preso in considerazione, ma anche all’attività di promozione, costante e capillare, che la Puglia porta avanti in questi Paesi. La notorietà della “destinazione Puglia” all’estero si consolida.

Occorre fare una precisazione: i dati in questione sono riferiti al periodo che va da maggio a ottobre 2022. I primi mesi dell’anno, infatti, sono stati caratterizzati da un clima di incertezza dettato dallo strascico del Covid, dall’aumento dell’inflazione e, a febbraio in particolare, allo scoppio del conflitto russo-ucraino.

Dunque, l’andamento da giugno a settembre ha sottolineato una ripresa inattesa (i dati emersi quest’anno erano “attesi” per il 2023), tuttavia, anche ottobre ha risposto in maniera convincente sul fronte di arrivi e presenze.

Per quanto riguarda il discoro “pernottamenti”, lo scettro spetta alla provincia di Bari, con un 30% di presenze, seguita dalla provincia di Lecce (28%) e da quella di Brindisi (17%). Rispetto al 2021, gli arrivi e i pernottamenti sono cresciuti rispettivamente del +26% e del +12%. La
componente straniera è quasi raddoppiata nell’arco di un anno: +110% gli arrivi e +89% i pernottamenti.
Il movimento turistico nazionale è aumentato del +7% per gli arrivi a fronte di una riduzione del -3% per le presenze.