Testo e foto di Mariela De Salvatore
Novant’anni compiuti lo scorso due luglio, Pippi, per motivi di salute, non sta più dietro lo storico bancone dove nei primi anni Cinquanta iniziò la sua attività.
Suo figlio Fabio ci racconta che suo padre era garzone di un noto commerciante leccese che, ad un certo punto, gli propose di prendere il piccolo locale in Via Conti di Lecce, dove Pippi iniziò a vendere qualche bottiglia di vino e di liquore. Con il passare degli anni, grazie al suo modo do fare, affabile e cordiale, grazie alla sua gentilezza e sensibilità e al vasto assortimento, il nome dell’“Enoteca Pippi Nocco” si diffuse in tutta la provincia di Lecce; il successo fu tale che si sentì la necessità di nuovi spazi per esporre e conservare le bottiglie. Il locale si allargò negli spazi adiacenti, fino ad allora occupati da piccole botteghe.
<<Con l’avvento dei piccoli bar, a Lecce ci fu grande richiesta di alcolici che papà riuscì ampiamente a soddisfare grazie anche all’aiuto della mamma Titina; anche io e mio fratello Luigi, quando possibile dopo gli impegni scolastici, correvamo ad aiutare papà>> racconta Fabio commosso.
L’enoteca era un punto di riferimento anche per tenori, cantanti e artisti che si esibivano al Teatro Politeama Greco e che, dopo le prove o le esibizioni, si ritrovavano a gustare un aperitivo accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Un commerciante dall’animo gentile, Pippi. Un uomo senza vizi, con una sola grande passione: LU LECCE.
Per assistere alle partite in casa, e alle trasferte, chiudeva il negozio, decretando il giorno o la mezza giornata di riposo in base all’orario della partita.
Entrando nella storica enoteca, tra le centinaia di bottiglie di vini e liquori pregiati, alzando lo sguardo possiamo ammirare la pubblicità di storici marchi come Stock, Buton e Martini.
Sicuramente leccesi, e non solo loro, sono passati da Pippi Nocco in cerca di un “consiglio per l’acquisto” o per un piccolo assaggio e conservano nel cuore una battuta, un sorriso, un saluto.