di MARIELA DE SALVATORE
Patrimonio della comunità, eccellenza da sostenere, realtà da custodire. Le attività storiche delle città sono il simbolo di un’ imprenditoria che ha saputo mantenere, nel tempo, tradizione e qualità scrivendo, a più mani, pagine di storia del territorio. Nei mesi scorsi abbiamo lanciato un nuovo format per conoscere meglio queste realtà che rappresentano un prezioso bagaglio di storia della comunità locale. Con “Patrimonio e tradizione” cercheremo di accendere un faro sulle attività storiche non solo di Lecce, ma del Salento tutto, senza perdere di vista le novità che arrivano dalla Regione Puglia che, con apposita legge, ha avviato un processo di tutela e valorizzazione di queste realtà a cui verrà riconosciuto, in base a criteri specifici, il titolo di “attività storiche e di tradizione della Puglia”. Non semplici botteghe, ma presidi dall’innegabile valore storico, artistico, architettonico e ambientale. Gli interessati potranno fare domanda per rientrare nell’elenco ufficiale. Di seguito il link con le informazioni relative all’iniziativa https://salentoreview.com/patrimonio-e-tradizione-il-nuovo-format-di-salento-review/
Inauguriamo la rubrica conoscendo meglio la storia di una delle gioiellerie più rinomate della città: Oreste Troso. Definirla semplicemente gioielleria non renderebbe l’idea. L’universo prezioso di questo piccolo universo di bellezza è indubbiamente un mondo a parte. Sarà per gli ambienti raffinati, sarà per le meraviglie che popolano le vetrine e le teche, sta di fatto che chi varca la soglia di questo cosmo dell’eleganza e del buongusto ne resta incantato. La gioielleria sorge proprio nel cuore di Lecce, in Piazza Sant’Oronzo ed è, a tutti gli effetti, una presenza storica. A porre le basi dell’attività, nel lontano 1899, è stato Oreste Troso, ventenne leccese appassionato ed esperto di oreficeria. L’esercizio nasce in via Augusto Imperatore, sempre nel centro della città e, soltanto in seguito, nel 1932, si sposta sotto i portici di piazza S. Oronzo, di fronte all’anfiteatro d’epoca romana. La città cambia rapidamente, affronta gli anni bui della guerra, dell’autarchia, della ricostruzione, ma la Gioielleria Oreste Troso rimane un punto fermo. L’insegna è sempre lì, a testimoniare un’attività che prosegue incessante nel segno della tradizione.
Nel 1959 è il nipote del fondatore, Mario Molendini, ad assumere la direzione dell’azienda e a rinnovarne l’aspetto. Assieme alla moglie Luisella arricchisce la scelta degli oggetti, proponendo articoli accuratamente selezionati nel settore della gioielleria, dell’argenteria, dell’orologeria e dell’articolo da regalo. Accanto a Mario e Luisella ci sono i figli Francesca e Gianluca, gemmologo IGI, con la moglie Alessandra. È da circa trent’anni che lavorano in azienda, con grande passione e immensa eredità di esperienza, contribuendo al posizionamento in città e oltre di una realtà dinamica e moderna pur nel rispetto di una tradizione fatta di competenza, serietà e qualità.
Accanto alle grandi firme Pomellato, Chantecler Pasquale Bruni, Crivelli, Bicego, Gucci, Raspini, anche liste nozze, creazioni di gioielli su disegno personalizzato e bomboniere per le varie occasioni.
Qual è il segreto del vostro successo?
La disponibilità, la cortesia e sicuramente la scelta dei prodotti spaziando dall’orologio al gioiello, dalle penne all’articolo da regalo con un’offerta variegata nella tipologia del prezzo.
La vostra è a tutti gli effetti un’azienda a conduzione familiare. Potrebbe essere questa la marcia in più che piace ai clienti?
La passione per il lavoro tramandata di generazione in generazione ha svolto e gioca tutt’oggi un ruolo fondamentale nella nostra azienda. La nostra presenza costante accanto ai collaboratori è sicuramente un motivo in più di garanzia ed affidabilità per i nostri clienti.
Nel segno della tradizione, ma con lo sguardo rivolto al futuro, per offrire ai clienti un servizio in più nel nome della qualità, dell’affidabilità e della bellezza, la famiglia Molendini ha avviato, da circa cinque anni, lo sviluppo dello store on line.
Era un’azione da compiere – spiega Francesca Molendini, CEO & Project Manager – per superare ogni tipo di barriera e conquistare mercati internazionali. Il negozio offline è comunque un punto di partenza fondamentale. Sapere che alle spalle vi sia una realtà consolidata e affermata da anni, ha sicuramente offerto una marcia in più, così come la nuova vetrina digitale ha rafforzato la boutique di piazza Sant’Oronzo, attirando visitatori anche stranieri, giunti in vacanza nel Salento.
Chi fosse interessato a far conoscere la propria storia può contattarci al seguente indirizzo:
redazione@salentoreview.it