Oro di Puglia? “Certo”!

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Difendere e valorizzare l’olio extravergine d’oliva pugliese, certificandone l’unicità in modo innovativo attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. È questo l’obiettivo di “Certo” , il progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Puglia, e realizzato con la collaborazione dell’Istituto Agronomico Mediterraneo Ciheam di Bari, dell’Università del Salento e della CSQA Certificazioni di Bari.

Nei giorni scorsi, nell’ambito di un incontro appositamente organizzato a Bitonto, nelle sede di Finoliva (una delle più grandi realtà italiane della filiera olivicola completa) sono stati illustrati i risultati delle ricerche, delle analisi e delle mappature eseguite negli ultimi 40 mesi, nell’ambito del progetto il cui scopo principale è far sì che ogni fase della produzione dell’olio EVO pugliese rispetti i più alti standard di qualità e tracciabilità.

Dal Giappone o dall’Australia, in qualsiasi parte del mondo si trovi, grazie a “Certo”, il consumatore semplicemente tenendo tra le mani una bottiglia di olio EVO pugliese potrà compiere con un viaggio di migliaia di chilometri, senza muoversi dal punto in cui si trova, e arrivare direttamente nel frantoio in cui è stata prodotta quella bottiglia e poi nell’uliveto in cui sono state raccolte le olive che hanno dato vita all’olio extravergine imbottigliato.

Non solo. Di quell’olio, inquadrando il Qr Code posto sull’etichetta, potrà conoscere i valori nutraceutici, la composizione organolettica, ogni caratteristica che rende unico quel prodotto, indissolubilmente legato al territorio di origine e al modo in cui è stato prodotto. Quello stesso consumatore, dal Giappone, Australia, Stati Uniti, Scozia o da qualunque angolo del mondo, avrà a disposizione una guida per degustare nel modo migliore l’olio Evo di Puglia prodotto nella Terra di Bari, in provincia di Foggia, nel Salento o nella BAT, così da comprendere le origini di quel particolare sapore.

“Certo” ha messo a punto un sistema di certificazione e caratterizzazione geografica dell’olio extravergine capace, letteralmente, di individuare “le impronte digitali” dell’EVO pugliese.

L’obiettivo è duplice: da un lato combattere la contraffazione, dall’altro fornire ai consumatori una serie di informazioni precise, puntuali, fruibili digitalmente in modo immediato attraverso uno smartphone. Il consumatore potrà scoprire l’origine dell’olio extravergine realmente pugliese; sapere dove sono state raccolte le olive e quale sia stato il frantoio utilizzato per la molitura; quali sono le caratteristiche organolettiche e nutritive che rendono unico e autentico quel prodotto. “Certo” vuole offrire certezze contro il fenomeno della contraffazione alimentare; compiendo un decisivo passo in avanti sulla certificazione e sulla caratterizzazione geografica degli oli extravergine della Puglia; dotando i produttori di strumenti e di un sistema in grado di “far valere” tutto il valore aggiunto di un prodotto tra i migliori al mondo per gusto e salubrità.

All’incontro erano presenti Benedetto Fracchiolla, presidente di Finoliva, Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, e Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia, Francesco Paolo Fanizzi dell’Università del Salento che ha presentato le tecniche di tracciabilità dell’olio extravergine, evidenziando come queste possano garantire l’origine e la qualità del prodotto, prevenendo frodi e falsificazioni.

IL DATABASE

Con il supporto dei frantoi e delle OP partner del progetto, è stato definito un database rappresentativo della produzione olivicola regionale, con una mappatura dei profili degli oli delle varietà attualmente in produzione, con particolare riferimento alle DOP pugliesi. L’applicazione di nuovi metodi di analisi, come la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e la Spettroscopia Near lnfraRed (NIR), ha consentito di eseguire un’accurata caratterizzazione del prodotto, garantendone l’autenticità su scala molecolare. Tali metodi sono di supporto alle moderne metodiche analitiche per il controllo della qualità degli oli, e diventeranno dunque l’elemento di innovazione per le OP Olivicole regionali a garanzia di sicurezza, origine e tipicità della produzione regionale. Le informazioni sono rese accessibili anche grazie a un’etichetta intelligente basata su QRcode/realtà aumentata per semplificare l’approccio con il consumatore.