Ci vedrete alla frontiera
Con la macchina bloccata
Ma lui ce l’avrà fatta
La musica è passata
Prendo in prestito questa frase da “La mia banda suona il rock”, inno con cui Ivano Fossati, più di 40 anni fa, ci fece capire che la musica è un mezzo di comunicazione universale, in grado di abbattere frontiere e di superare ostacoli. Concetto più che mai calzante in quest’epoca in cui le note diventano universo da apprezzare in maniera nuova, perlomeno fisicamente. Concerti rinviati, live proibiti, performance da rivedere alla luce delle modalità dettate dall’esigenza del momento. Eppure, nonostante le distanze a cui si è obbligati a sottostare, la musica, come aria, si spande nel mondo, continuando a regalarci emozioni.
Ne sa qualcosa Elio Cassarà, talentuoso musicista piemontese (con diploma il chitarra lassica) che, dopo una parentesi romana, ha eletto il Salento come patria putativa. Dal suo buen retiro in quel di Nociglia ci racconta un po’ di sé, partendo proprio dalla scelta di trasferirsi nel “profondo sud”.
<<Sono qui da 6 anni – dice – e questa decisione è stata dettata da due motivazioni: da un lato il piacere di vivere in questa terra magica, dall’altro la consapevolezza di trovarmi in un luogo caratterizzato da un forte fermento musicale>>.
Come tanti artisti, anche Elio si è trovato di fronte ad una situazione che mai avrebbe potuto immaginare prima. Anche lui ha dovuto rinunciare alle esibizioni da vivo, affidando estro e creatività a nuovi metodi di comunicazione.
<< Il live – ci confida – rappresenta senza dubbio il momento magico per un artista, quello che dà il senso del tuo essere creativo al servizio degli altri. La situazione che stiamo vivendo ci propone nuovi scenari di comunicazione, sulle piattaforme più disparate: dai vari social a Youtube, da Skype a Zoom e la sfida è proprio quella di poter, in quanto musicista e artista, percepire la responsabilità di influire positivamente sia a livello umano che culturale e di questo, secondo me, ne abbiamo un gran bisogno. Credo anche che la nuova tecnologia entrerà sempre di più a far parte delle nostre vite e anche la musica subirà dei cambiamenti, pur mantenendo le vecchie abitudini. Tuttavia direi che la voglia di trasmettere, per quanto mi riguarda, rimane immutata>>.
Elio Cassarà, ha all’attivo numerose collaborazioni e quattro album da solista(con l’etichetta Opensound,Roma): “Vojage” (2005); “Latin Taste” (2019) e “Sail the Wolrd” (2020). L’ultimo si intitola “Light Arpeggios” ed è uscito all’inizio di quet’anno.
<<È un lavoro caratterizzato dalla necessità della semplificazione al servizio dell’espressività. Momenti di relax quasi spirituale e temi di natura classica – sottolinea l’autore – caratterizzano il flusso di queste 9 title track realizzate in doppia versione, per un totale di 18, in cui la versione acustica di sole chitarre fa da contraltare all’altra, con l’uso del drumming e del basso che la rendono, probabilmente, più fruibile ad orecchi meno esperti lasciandone immutata la freschezza e direi la dolcezza espressiva>>.
Tutti i suoi lavori sono presenti su Youtube (sul profilo “Elio Cassarà”).
Basta un clic per scoprire sonorità appassionate e piene d’amore. Lo stesso amore che lega l’artista al suo Salento.