di Chiara Rosato
Arriva ad autunno “Chiome di Berenice”, la mostra fotografica che si terrà presso la chiesetta San Francesco della Scarpa dal 3 al 9 ottobre. L’esposizione mette insieme le opere di tre fotografi salentini quali Silvio Bursomanno, Daniele Notaro e Chiara Vantaggiato e si caratterizza di un profondo senso sociale. L’appuntamento infatti è l’occasione di un omaggio all’arte dei capelli e al divino, ma conserva anche un grande impatto emotivo. Oltre gli scatti realizzati durante uno shooting nella Foresta Urbana nel luglio dello scorso anno, verrà allestita una raccolta di trecce da donare alla Banca del Capello, l’associazione che mette a disposizione parrucche organiche e inorganiche a sostegno di pazienti oncologici come segno di forza e speranza. Fare del bene, dunque, attraverso un piccolo gesto di solidarietà e sostegno.
In quest’ottica mito e realtà si fondono nel progetto artistico che porta la firma della hair stylist & make up artist Roberta Apos che, in occasione dei festeggiamenti dei suoi trentacinque anni di carriera immersi nel culto dei capelli e della vita, ha voluto omaggiare la bellezza in senso lato. L’evento, nato da un incontro con Angela Attollino, Presidente dell’associazione, si porta dentro un richiamo esplicito al mito di Berenice, la cui storia è leggenda. Si narra infatti che la bellissima regina cirenaica, per l’incolumità del suo amato, fece voto solenne alla dea Afrodite Zefirite offrendole la sua splendida chioma pur di farlo tornare sano e salvo.
«Come Tolomeo e Berenice, quante guerre combattiamo ogni giorno. – ha dichiarato la Apos –. Con questo progetto, a cui tengo tantissimo, porgiamo una spalla in aiuto e supporto di chi in questo momento ha bisogno di combattere, lo facciamo attraverso l’arte e la bellezza. Onorando la vita».
Il suo primo progetto risale al 2021 e si chiama Chiome, in cui l’artista decise di trasformare la sofferenza per il dramma della Xylella in qualcosa di poetico, mettendo su una collettiva e raccogliendo tutto in un libro. Anche qui si è partiti da uno shooting fotografico in un uliveto a Palmariggi. I ricavati furono donati all’associazione Manu Manu Riforesta che lavora contro la desertificazione del territorio attraverso progetti di agro-forestazione, con la piantumazione di diversi alberi sul territorio e per la tutela della biodiversità. Da quel primo passo, l’avvio di una riflessione profonda sulla vita e sull’universo che continua oggi con le nuove Chiome di Berenice.