Che lei fosse innamorata del Salento e della sua gente è cosa arcinota. Non parla un italiano fluente ma alla domanda di rito sulla cucina locale sa pronunciare in maniera eccellente “fave e cicorie” e “paparine”, tra i suoi piatti preferiti in quel di Tiggiano, dove trascorre spesso lunghi periodi, nel suo buen retiro pugliese, assieme al marito Taylor Hackford.
Gentile, alla mano, sorridente e con quel tocco di umiltà che le rende ancora più immensa di quanto già non lo sia, Helen Mirren da oggi è ufficialmente Ambasciatrice dell’Università del Salento.
Il riconoscimento, conferitole dal Rettore Fabio Pollice nel corso di una cerimonia organizzata nella sede del complesso Studium 2000, rappresenta la concretizzazione della proposta avanzata dal Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo, per rimarcare lo stretto legame dell’artista con il Salento “del quale – si legge nella motivazione – con impegno e in più occasioni ha difeso e promosso il patrimonio storico, culturale, ambientale e paesaggistico”.
<<Perché proprio lei? Perché – risponde il Rettore – Helen Mirren interpreta perfettamente quello che è il profilo di un ambasciatore. È una persona che ha contribuito a valorizzare il nostro territorio e siamo certi che seguiterà a farlo anche in futuro. Cercavamo qualcuno in grado di rappresentare l’unicità del Salento e non solo in termini di professionalità. Lei crede fermamente nello sviluppo di questa terra e lo ha dimostrato in maniera concreta condividendo con la nostra popolazione il dramma della xylella. Confidando nella sua preziosa collaborazione vogliamo realizzare un progetto di rigenerazione sostenibile dell’agricoltura e del paesaggio salentino così da fare di questo territorio un laboratorio di sostenibilità, un esempio per tutto il bacino del Mediterraneo. Siamo convinti che saprà sostenerci nel nostro progetto di internazionalizzazione, Unisalent4Talents, aiutandoci a costruire rapporti di collaborazione con altri atenei, con altri territori”>>.
Amore, dedizione, vicinanza, condivisione: invisibile eppure robusto il filo che unisce questa donna straordinaria alla terra salentina. Osservandola da vicino vieni calamitato dalla sua energia e capisci quanto sia speciale questa creatura, e non solo per l’Oscar, i Golden Globe, i BAFTA, gli Emmy e tutti gli altri premi (tantissimi) che hanno scandito la sua vita sullo schermo.
Quando parla del Salento, del “suo” Salento, della sua seconda casa, la Mirren non indossa abiti di scena se non quelli della “contadina salentina”, come lei stessa ama definirsi. E con i giornalisti è subito “love at first sight”.
<<Perché amo così tanto questa terra? Ma per voi! – e allarga le braccia in un abbraccio ideale che coinvolge chi le sta attorno, per poi elencare le sue preferenze tricolore -. Dell’Italia mi pace tutto: gente, cibo, cultura, lingua, scrittori, le tradizioni in generale e poi ho davvero capito la straordinaria natura degli italiani e della gente del sud solo vivendo qui. Siete davvero speciali>>.
Come speciale è il riconoscimento fortemente voluto dal Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo, dal suo direttore, Mariano Longo e dal delegato alla Comunicazione, Stefano Cristante.
In futuro potrebbero esserci nuovi progetti con l’Università ma intanto, le neo Ambasciatrice promette: <<Darò il mio contributo come potrò e parlerò dell’Università del Salento ovunque mi sarà possibile. Non posso che essere onorata da tutto ciò>>.
La “Queen” è anche il volto de “La Vacinada”, video pubblicato pochi mesi fa proprio per sensibilizzare il pubblico sull’importanza del vaccino. Nasce spontanea, quindi, la domanda su Checco Zalone.
<<Checco? Ah, io lo adoro! È un uomo fantastico: ottimo attore, eccellente comico, ma è straordinario soprattutto per la sua umanità. Nutro per lui un grande rispetto e mi piace moltissimo perché con me è sempre carino. Mi chiedete se in futuro faremo altre collaborazioni? Chissà>>.
Prima di lasciarla andare dagli studenti che la attendono con cellulari alla mano per immortalare il suo ingresso nell’Aula “Mario Marti”, la domanda sul “food salentino”. Ha imparato qualche ricetta locale?
<<Non sono un’ottima cuoca, mi affido a degli amici che, quando vengo qui, preparano patti deliziosi per me e mio marito, tuttavia vorrei imparare a cucinare due cose che adoro: fave e cicorie e la paparina che in questo periodo è “very good”>>. Un sorriso e si congeda con semplicità ed eleganza.
Che dire. Applausi per la “queen della porta accanto”.