Roberto Saviano, il 2 giugno alle 19, sarà a Tricase, in piazza Cappuccini, per chiudere il festival letterario «Armonia – narrazioni in terra d’Otranto». A dialogare con l’autore di «Gomorra» sull’importanza della lettura, ci sarà il direttore artistico del festival, lo scrittore Mario Desiati.
“Avevo accennato a Roberto la volontà di averlo ospite nel festival, perchè lo stimo e lo ritengo uno degli scrittori più influenti nel panorama italiano, ho raccontato motivazioni e obiettivi, che volevamo portare nel sud, in provincia, gli scrittori anche di respiro nazionale, creando degli spazi di incontro tra autori e pubblico” – racconta Desiati – sono contento di averlo ospite perchè con i suoi discorsi, oltre che con i suoi scritti, sa trasmetterci la sua energia e rabbia”.
Gli organizzatori non avevano comunicato l’ospite dell’ultima serata, sperando fino all’ultimo che Saviano potesse accettare. Poi, la risposta positiva non si è fatta attendere. La sua presenza è stata annunciata dallo stesso direttore in un articolo, nei giorni successivi all’inizio della manifestazione, creando nel pubblico grande attesa.
“A Roberto l’idea è piaciuta molto, ha accettato e martedì chiuderà questa prima edizione del festival – continua Desiati – che per la presenza di pubblico e coinvolgimento posso dire che è andata bene”.
Il festival è nato da un’idea di Michela Santoro, titolare della libreria Idrusa di Alessano e da suo marito Andrea Cacciatore e della professoressa Valeria Bisanti. “Me ne hanno parlato e mi hanno coinvolto. Ho accettato l’invito ben volentieri – dice Desiati -. Mi è sempre piaciuta l’idea di poter realizzare degli eventi nel sud Salento, e ringrazio gli ideatori per avermi dato l’opportunità di provarmi in un’altra veste, quella di direttore artistico e di mettere a disposizione l’esperienza acquisita sul campo. Da subito ho approntato un cartellone e abbiamo realizzato il tutto in collaborazione con l’amministrazione comunale di Tricase”.
Diviso tra incontri con gli autori, momenti musicali e laboratori di scrittura questa edizione è in realtà un numero zero, una prova per tastare il terreno e capire quanto il pubblico è ricettivo a tali iniziative. Tra gli ospiti che si sono alternati nel palazzo Gallone ci sono stati Fabio Genovesi, Paolo Giordano, Franco Di Mare, Alice Torriani, Alessandro Piperno, Marco Caneschi, Osvaldo Piliego, Leonardo Colombati, Barbara Di Gregorio.
“A fine festival faremo un bilancio preciso – continua Desiati –. Intanto sono soddisfatto per come si sta svolgendo. È stato relativamente facile invitare scrittori, miei amici, che hanno accettato l’invito di scendere nel tacco d’Italia per dar forma al progetto. Comunque il successo di una manifestazione come questa si nota non sul momento, ma su ciò che riesce a generare dopo, è importante vedere ciò che questi incontri lasciano nel pubblico. Di certo, vorremmo dare continuità, valorizzando anche i tanti scrittori locali che spesso sono poco conosciuti, mentre meritano di essere ricordati. Non a caso il festival si chiama Armonia, come un’opera di Girolamo Comi e parte degli appuntamenti sono stati organizzati proprio a Lucugnano, suo paese d’origine”.
In un sud che, in base ai dati Istat, legge poco, un festival potrebbe rappresentare un rimedio? “È una goccia in mezzo al mare, tutte le iniziative servono. Queste sono importanti anche per gli stessi scrittori, che dal rapporto diretto con il pubblico possono maturare. Sarebbe importante anche potenziare gli accessi gratuiti alla lettura per creare lettori consapevoli e generare sempre più la voglia di cercare e di leggere”.