Conoscere il periodo degli "anni di piombo". Al Da Vinci di Maglie il progetto "La fabbrica dell'orrore"

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Offrire ai ragazzi di oggi gli strumenti necessari per comprendere e interpretare uno dei periodi storici più oscuri e tormentati della recente storia italiana, quello degli anni di piombo, della violenta aggressione della criminalità organizzata allo Stato, per arrivare alle più attuali manifestazioni del terrorismo moderno.
Punta dritto a questo obiettivo “La fabbrica dell’orrore”, titolo fortemente e volutamente evocativo del progetto promosso dal Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie, con il patrocinio della Provincia di Lecce, del Comune di Maglie, dell’Università del Salento, e in collaborazione con il Corso di studi in Sociologia dell’Università del Salento.
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Adorno, a Lecce, dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dal dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie Annarita Corrado, dal procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno e dal presidente del Corso di studi in Sociologia Fabio De Nardis.
“La fabbrica dell’orrore – Strategie della paura e pratiche del consenso. I terrorismi. Le mafie” è un ciclo di incontri tematici con esponenti illustri del mondo della cultura, della politica, della magistratura e del giornalismo italiano, che incontreranno gli studenti e si confronteranno direttamente con loro. Un vero e proprio dialogo tra generazioni che prenderà il via il 24 novembre per snodarsi fino a maggio 2015.
Tanti i nomi e i volti noti dei protagonisti, tra cui, solo per citarne alcuni, l’ex direttore della Corriere della Sera Paolo Mieli, lo stesso Antonio De Donno, il procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro, il già ministro della Giustizia Claudio Martelli, e ancora Benedetta Tobagi ed Agnese Moro.
Questo il programma completo de “La fabbrica del terrore”.
Il ciclo di incontri prenderà il via lunedì 24 novembre (ore 9.30 – 12), con gli interventi del giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Stefano Caselli e del documentarista e autore televisivo Davide Valentini, che affronteranno il tema “Gli anni spietati”.
Venerdì 5 dicembre, dalle ore 18 alle ore 20, spazio al “Dialogo tra padri e figli sui misteri d’Italia” tra l’avvocato ed editorialista de “La Repubblica” Gianluigi Pellegrino e l’avvocato, già presidente della Commissione d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, Giovanni Pellegrino.
Venerdì 12 dicembre (ore 9.30 – 12), il giornalista, storico e presidente di RCS Paolo Mieli farà “I conti con la storia”.
Dopo la pausa natalizia, gli appuntamenti de “La fabbrica degli orrori” riprenderanno nel nuovo anno.
Si riparte venerdì 16 gennaio 2015 (ore 9.30 – 12), con l’intervento del procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno sul tema “Dal terrorismo a tangentopoli: ricordi dalla prima linea”.
Sabato 31 gennaio (ore 9.30 – 12), il procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro spiegherà “Il ruolo della magistrature contro il terrorismo: dagli anni di piombo al terrorismo internazionale”.
Mercoledì 4 febbraio (ore 9.30 – 12), protagonista dell’incontro su “Politica e terrore” sarà il già ministro della Giustizia Claudio Martelli.
Giovedì 5 marzo (ore 9.30 – 12), il caporedattore del Nuovo Quotidiano di Puglia Rosario Tornesello affronterà “Il vortice della paura”.
Venerdì 20 marzo (ore 9.30 – 12) incontro tutto al femminile con la giornalista, figlia di Walter Tobagi, Benedetta Tobagi e la socio – psicologa, figlia di Aldo Moro, Agnese Moro, che si confronteranno su “Memorie dei padri. Oltre il dolore, l’incontro con la storia e la riscoperta delle ragioni di una vita”.
Sabato 11 aprile (ore 9.30 – 12), il presidente dei Corsi di studio in Sociologia dell’Università del Salento Fabio De Nardis parlerà de “Il terrorismo oggi”.
Giovedì 23 aprile (ore 9.30 – 12), sarà la volta del magistrato della Corte d’Appello di Milano, figlia di Guido Galli, Alessandra Galli che si soffermerà sul tema “Guido Galli: il codice tra le mani”.
Lunedì 4 maggio (ore 9.30 – 12), il docente di Sociologia all’Università del Salento Mariano Longo parlerà su “Puglia, terra di mafia? La nascita e l’evoluzione della Scu”.
Il ciclo di incontri si chiuderà con un altro incontro nel mese di maggio (data ancora da stabilire), con la presenza del giudice presso la Corte d’Appello di Roma Alfredo Mantovano e del prefetto Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli cardinale Fernando Filoni (in attesa di conferma).
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha dichiarato: “La coscienza critica è fondamentale se vogliamo far crescere il territorio. Viviamo un momento in cui le riforme potranno determinare situazioni di vario disagio, anche a livello locale. Chi ci dice che alcune condizioni storiche non possano, pur in modo diverso, riprodurre eventi che hanno segnato il nostro Paese? La scuola e le istituzioni hanno il dovere di offrire contributi per irrobustire e far crescere i nostri giovani, che costituiscono la linfa vitale della società. “La Fabbrica dell’orrore” è un messaggio fortissimo per conoscere e approfondire temi lontani, ma che possono apparire vicini”.
“Il progetto è nato dalla riflessione che ci sono ragazzi e ragazze che non conoscono il periodo degli anni di piombo, del terrorismo, sia perché non l’hanno vissuto, ma anche perché i libri di testo non arrivano a lambire questo periodo storico. Nel corso degli appuntamenti in programma avranno l’occasione di incontrare illustri esponenti della cultura, del giornalismo, della magistratura, e testimoni di rilievo che quel periodo l’hanno vissuto sulla loro pelle, come Benedetta Tobagi, Agnese Moro e Alessandra Galli”, ha spiegato il dirigente scolastico Annarita Corrado.
Di peso le parole del procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno: “Il progetto nasce da una riflessione sui temi della mia esperienza personale professionale, legata agli anni di piombo; ho vissuto, infatti, la parte finale di quel periodo. Si parla di mafia e legalità in astratto, ma poco dei fenomeni che hanno dato origine a una guerra civile. Terrorismo, mafia, assalto allo Stato, Tangentopoli vanno letti insieme ai ragazzi, perché raccontano pagine di storia che i giovani non conoscono. E vanno conosciuti analizzandoli in una chiave di lettura critica e imparziale. Questo progetto è un contributo notevole alla conoscenza di una pagina importante del nostro Paese nei confronti dei giovani che oggi vivono in una società in cui il tema della legalità è fortemente condiviso”
“Sulle tematiche storiche contemporanee il supporto dei sociologi è quello di spingere verso uno sforzo di comprensione del fenomeno, per esempio su cosa possa averlo favorito, ma anche osservando il punto di vista di chi ha agito – ha spiegato Fabio De Nardis, presidente dei corsi di studio in Sociologia dell’Università del Salento -. È fondamentale che i ragazzi e le ragazze conoscano prima di giudicare, per una problematizzazione scevra da caratteri di tipo ideologico”.