Casalabate: Antonio Caprarica presenta il suo ultimo libro. Appuntamento con la rassegna “Leggere per Vivere. Dialoghi d’autore”

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Crisi economica, globalizzazione, Brexit, Covid, xenofobia, un premier “da dimenticare”, lo sfaldamento in seno alla famiglia reale, la morte della Regina Elisabetta, le gravi malattie che hanno colpito Re Carlo prima e la principessa Kate dopo, e tanto altro ancora.

La fotografia che Antonio Caprarica ci consegna nel suo ultimo libro, “La fine dell’Inghilterra. Un paese smarrito, un trono vacillante” (Sperling&Kupfer), ritrae una nazione tutt’altro che ruggente rispetto al Paese che a cavallo tra il XX e il XXI secolo era guardata dal resto d’Europa, e del mondo, con ammirazione e quasi deferenza. Oggi, di quella tanto amata e imitata “Cool Britannia” è rimasto ben poco.

Sembrano ormai lontani i tempi in cui la stella di Londra brillava più che mai, rappresentando nell’immaginario collettivo un faro a cui guardare per capire dove stesse andando il mondo. Dalla musica delle Spice Girls all’arte di Damien Hirst, dal fenomeno David Beckham alla moda di Alexander McQueen e Vivienne Westwood fino al cinema di Danny Boyle, c’è stata un’epoca in cui la Gran Bretagna era il centro nevralgico di tendenze e rivoluzioni, all’avanguardia in tutti i campi, anche in quello politico, con l’elezione del suo nuovo, giovane primo ministro, Tony Blair.

Oggi, quasi trent’anni dopo, cos’è rimasto di quel Paese delle meraviglie? Attraverso l’analisi di Caprarica, profondo conoscitore di usi, costumi, pregi e virtù del Regno Unito, sembra di capire che la luce sia sempre più fioca.

Stile asciutto, pungente, descrizioni minuziose e quel ritmo nel testo che ti fa venire voglia che le pagine non finiscano mai, per continuare a godere delle storie e dei personaggi che le popolano, il volume è una cavalcata attraverso i secoli e le tradizioni che hanno ricamato il profilo di questo Paese dalle mille sfaccettature.

E di personaggi ce ne sono davvero tanti, come tante sono le anime di quest’Isola refrattaria agli stranieri che, “protetta da alte scogliere e flutti tempestosi, ha ricevuto dalla natura le sue frontiere”.

Ma tant’è. Antonio Caprarica, fine e profondo conoscitore di questa realtà, non ha dubbi, e lo scrive nero su bianco: “Siamo di fronte a un declino”. Su tutti i fronti. Un esempio fra tanti? L’apparato burocratico di corte che reagisce alle crisi con la illusoria tempestività dei social media, ma i social media si sono rivelati disastrosi per la monarchia. Di questo, e di altre chicche contenute nel suo libro, ne parlerà lo stesso Caprarica, ospite dell’ottava edizione della rassegna “Leggere per vivere. Dialoghi d’Autore” – organizzata dal Comune di Trepuzzi, ideata e curata da Giacomo Fronzi, consigliere comunale con delega alle Politiche culturali.

L’appuntamento è alle ore 20.00, nella sale dell’ex Hotel La Perla di Casalabate (via Lungomare Nord, 62). Dialogherà con l’autore Mariella Tamborrino, giornalista e direttrice di Salento Review.

Antonio Caprarica è stato per quasi quindici anni popolarissimo corrispondente della Rai da Londra. La sua profonda conoscenza della società britannica arricchisce la vasta esperienza internazionale accumulata in molti anni di reportage televisivi dall’estero: per la Rai è stato prima inviato di guerra in Afghanistan e Iraq, poi corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi. Ha lavorato nella carta stampata, come commentatore politico dell’Unità e di Epoca e poi condirettore di Paese Sera, e in radio, come direttore dei Giornali Radio Rai e Radio 1.